Perché un bravo Papa è un bene.

Non si dice niente di nuovo quando si afferma che stiamo vivendo un periodo in cui incertezza e crisi -nel senso primordiale della parola: trasformazione- stanno facendo perdere i riferimenti ai quali tutti, cattolici, laici, atei si era abituati.
Si ha l’impressione che la società nella quale viviamo sia smarrita, confusa, alla ricerca di una via maestra per poter finalmente riprendere il cammino verso il progresso, nella costruzione di un futuro per le prossime generazioni che tenga finalmente conto di bisogni, aspettative e legittimi sogni che sono il cuore, la spinta propulsiva per l’essere umano.
Ecco quindi che l’elezione di un pontefice dal volto umano, le cui sembianze e prime dichiarazioni ricordano Giovanni XXIII, il “papa buono”, assume un significato importante, profondo.
Non già un teologo, dedito ad altissimi pensieri sulla Chiesa e sulla religione, addentro i complessi -e per molti versi oscuri e impenetrabili- meccanismi della Curia romana, espressione di un sistema ecclesiale “lontano” dalla quotidianità; bensì un papa da “trincea”, un uomo che ha vissuto la povertà, il disagio dei meno fortunati, la miseria della popolazione.
Ritengo che l’elezione di Papa Francesco sia stata una mossa molto azzeccata: dopo gli scandali, le pressioni, i dossier, le coperture, che hanno fatto allontanare i fedeli dalla Chiesa, l’espressione umana di un volto sereno, semplice, immediato, è il sistema per invertire la tendenza.
Il Papa si riavvicina ai fedeli, li richiama con la sua semplicità, e i fedeli risponderanno riavvicinandosi a lui, e lo seguiranno nel percorso di fede.
E da qui il punto: in una società in cui i cattolici -che sono una larga maggioranza- ritrovano finalmente la speranza, sarà una società migliore, nella quale anche i laici potranno riscoprire valori universali come il dovere, la solidarietà, l’onestà, l’impegno sociale, tanto per citarne alcuni.
come dico sempre, da buon ateo guardo con speranza civile l’elezione del nuovo pontefice, auspicandomi che anche grazie a lui il futuro che verrà sia un po’ meglio del presente.

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