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L’onestà intellettuale

martedì,22 marzo, 2011

Perché ciò che davvero non sopporto, ciò che mi fa davvero uscire fuori di senno, è la disonestà intellettuale.
Ossia: “io lo so che non ho ragione, ma pur di vincere la disputa verbale con te sono disposto a dire cose a cui non credo.”
E’ evidente che se il fine non è trovare un punto d’accordo -ancorché la verità- ma prevalere sull’altro, non arriveremo mai da nessuna parte.
E questo è tanto più vero quanto più ci limitiamo a guardare solo il nostro piccolo, miserabile orticello anziché avere coscienza dell’importanza della ricerca del bene comune.
Ma d’altra parte, quanti controesempi: in primis i politici (non tutti, per la verità).

A futura memoria…le mie ultime volontà!

lunedì,21 marzo, 2011

Rust In Peace

su questo si può discutere...

In tempi di testamento biologico, nuovi peccati introdotti dalla Penitenzeria della Chiesa, missili di Gheddafi e catastrofi nucleari, io -tra vedere e non vedere-nel pieno possesso delle mie facoltà mentali (…)  dichiaro che quando morirò:

  • NON voglio commemorazioni nè civili nè tantomeno religiose
  • se sarà possibile, e se non avrò già pagato io in anticipo, voglio essere cremato in Sardegna e dell’urna cineraria ne facciano i miei cari quello che vogliono
  • se non sarà possibile essere cremati in Sardegna, e non avrò già provveduto in anticipo io, la bara deve essere la MENO COSTOSA possibile, da appurare tramite opportuno benchmark tra i becchini
  • voglio essere sepolto con SOLTANTO INDOSSO un paio di miei jeans consumati e una maglietta colore Armani blu notte
  • NON voglio fiori sulla mia tomba, voglio che sia piantata una rosa screziata
  • come lapide voglio un MONOLITE NERO senza scritte

Infine: esecutore materiale delle mie volontà dev’essere mio fratello Matteo.

Così sia!

beni beniu.

mercoledì,16 marzo, 2011

inizio la mia personale avventura in autonomia.

perché nuragicamente?

perché essere nuragicaMente vuol dire avere quella fierezza,  quel carattere,  quell’indomabile spirito e  voglia di non arrendersi mai e di non soccombere alle difficoltà.

perché sono sardo.