Trauma da scuola

5 marzo, 2013 by nuragicaMente

Ma si può, a 23 anni dal diploma, sognare di dover fare un compito in classe di italiano e sapere che inesorabilmente si prenderà 5+?

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Costanza

4 marzo, 2013 by nuragicaMente

Si, lo so che non aggiorno il blog almeno una volta al giorno, ora ci provo.
E’ che è più semplice scrivere su Facebook o Twitter…
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European Jazz Expo

10 settembre, 2012 by nuragicaMente

Qualche scatto…

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Impudenza

14 giugno, 2012 by nuragicaMente

Giuro. Vorrei avere la faccia da culo e l’impudenza dei consiglieri ragionali sardi.
Il disprezzo e la noncuranza con le quali se ne fregano del chiaro desiderio espresso dai sardi, tramite il recente referendum, di avere una classe politica più normale e più vicina ai bisogni dei cittadini, è assolutamente inaccettabile.
Con buona pace di tutti coloro che avevano partecipato con entusiasmo alla consultazione sperando di riuscire finalmente a cambiare qualcosa.
Ma mentre non mi sorprende affatto il comportamento della maggioranza, squalificante e squalificata da tempo, è inammissibile l’avvallo del PD e dei gruppi di minoranza in genere.
Evidentemente i dirigenti democratici ancora non hanno capito cosa occorre davvero per cambiare passo ed essere finalmente credibili e autorevoli per rappresentare un’alternativa convincente a un centrodestra totalmente inadeguato a soddisfare i bisogni primari della nostra regione.
L’impressione è sempre quella dell’accordo sottobanco, del sotterfugio per difendere gli interessucoli di parte; misera opera di una classe politica di vecchio, vecchissimo stampo che non vuole -e proprio per questo, quindi, non può- rinnovarsi.

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E sono 40!

17 gennaio, 2012 by nuragicaMente


E sono 40!
E se guardo indietro non mi sembrano volati, tutt’altro.
Vedo un sacco di cose fatte, un sacco di persone incontrate, gioie, dolori molte soddisfazioni, qualche rimpianto.
Credo di aver vissuto bene fino ad ora, spero di vivere anche meglio il tempo che mi resta da vivere…

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Operazione Natale: start!

1 dicembre, 2011 by nuragicaMente

Non so perché, ma il Natale mi assorbe completamente.
Non è consumismo, non mi interessa dei regali, non voglio fare acquisti o aspettare che arrivi la tredicesima per farmi o fare alla mia famiglia un regalo tipo l’ultimo accessorio iper-tecnologico.
No.
A me piace lo spirito di Natale, non mi vergogno di affermare -come invece molti fanno probabilmente per darsi un’aria pseudo-intellettuale e distaccata o forse proprio perché realmente non lo sentono- per tutto l’anno questo periodo che ho fortunatamente sempre vissuto con gioia e serenità, da quando ero bambino e ora con la mia famiglia allargata.
Adoro gli addobbi, non vedo l’ora di acquistare l’albero -sul quale poi si può disquisire all’infinito sull’opportunità o meno di averlo “vero”, anche se questa parola non mi piace perché toglie dignità al resto degli alberi che comunque per molti sono rappresentativi del Natale- e di iniziare a pensare alla cena e al pranzo di natale da passare con i miei cari.
Per adesso ho già pronta la mia playlist di canzoni di Natale che ho costruito col tempo selezionando accuratamente i brani che mi piacciono di più, e a breve la inserirò come playlist di sito.
Enjoy!

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12/11/2011

13 novembre, 2011 by nuragicaMente

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Se questa è umanità

21 ottobre, 2011 by nuragicaMente

“Restiamo umani” era l”adagio del povero Vittorio Arrigoni.
Ebbene ieri tutto il mondo ha assistito a qualcosa che neppure si avvicina al concetto comune di “umanità”.
Inveire, calpestare, pestare e infine giustiziare sommariamente una persona è diventato uno show mediatico, una gara a chi mostra per primo le immagini truci del dittatore nei suoi ultimi istanti di vita, la rincorsa a soddisfare la morbosa curiosità di una società sonnolenta che risveglia i propri istinti più bassi stimolata dall”oggetto-mezzo televisivo.
Tutto questo non mi appartiene.
La disperazione, la voglia di vendetta, la rivalsa sull”oppressore è comprensibile, la trasformazione dell”essere umano in bestia assetata di sangue non lo è.
Per fare giustizia esiste la legge, la legge è concepita dalla società.
Se la società non è in grado di applicare la legge non può definirsi tale, e poiché la società è composta da donne e uomini, la prospettiva cambia radicalmente e assume i contorni di un sinistro ritorno a tempi oscuri in cui il più forte vince sul più debole che potrà diventare più forte e distruggere così colui che l”aveva vinto, e così via in un crescendo di violenza e disperazione senza fine.
Coloro che subiscono dei torti hanno il dovere di essere migliori di coloro che impongono la forza, e questo in virtù del fatto che solo così è pensabile la costruzione di una società migliore di quella che viviamo, in cui interesse, egoismo, personalismo esasperato, disperazione, scavano piano piano -come una goccia insistente sulla pietra- l’animo delle persone fino ad arrivare al cuore, all”anima e infettando come un virus il profondo di ciascuno.
Questa non può essere l”umanità; ciò che si è visto negli schermi domestici è solo una brutta pagina di una storia che dobbiamo contribuire a rendere a lieto fine, tutti noi, ogni giorno.
Per noi stessi ma, soprattutto, per i nostri figli.

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La via maestra

7 ottobre, 2011 by nuragicaMente

Ogni giorno che passa scopro quanto sia meraviglioso essere felici, soffrire, amare, ridere, piangere.
Spesso mi domando il perché, ma so di conoscere la risposta.
Perché tutto questo mi fa sentire vivo.
Perché voglio vivere una vita che appaghi il mio spirito e la mia mente, che mi regali delle emozioni da trasferire alle persone che amo e che amerò.
Perché voglio sbagliare per imparare e poter dire a chi sbaglia che sta sbagliando affinché anch'egli impari.
Perché voglio imparare da chi è giusto ed essere giusto.
Perché voglio arrivare alla barba bianca con la saggezza acquisita dall'aver capito cosa di buono ho fatto nella mia vita.
Perché solo se realizzerò quest'intento sarò pienamente soddisfatto di me stesso.
Perché non ho scelto di nascere ma posso e voglio con tutte le mie forze scegliere di vivere.
Perché voglio meritarmi la mia vita.
Perché voglio essere un Uomo.

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Poema epico in memoria dell’1-2 in terra romanista.

12 settembre, 2011 by nuragicaMente

Del figlio di Bruno cantami, o diva
Di Daniele, e della sua storia
Che in tempi di crisi e aumenti di IVA
Riempie i cuori sardi di onore e gloria
E dell’amicizia con il marocchino
El Kabir Mostafa, tozzo e potente
Piccolo,ma con un grosso zucchino
Come tutti i maschi della sarda gente

Nella trasferta in terra di Roma
Ritorno per l’uno, la prima per l’altro
Diedero prova più che d’esser muli da soma
Di esser il geometrico e lo scaltro
In campo i due diedero battaglia
Per un buono primo tempo, e assai meglio il secondo
E i giallorossi, come un fuoco di paglia
Ardevano e sudavano, girando a vuoto e in tondo

Sardi d’adozione, le usanze impararono
Del rispetto, del formaggio e anche del vino
Che a tutta la squadra trasmetterono
E dell’amore, talvolta con le donne, talaltra con l’ovino
Cosicché, per la vittoria nel recupero fatale
Ch’ssi desideravano più di ogni cosa
Non trovando altra donna o pecora laziale
In due s’inchiappettarono la povera lupa boriosa

@Gigi Carreras 2011

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