archivi per la categoria ‘nuragicaMente’

Il rimontaggio del mosto

lunedì,7 ottobre, 2013

Dunque,
chi fa il vino, o perlomeno chi cerca di farlo decentemente, sa cos’è il rimontaggio. E se non lo sa, c’è Google.
Perché faccio il rimontaggio e non la follatura per il mio vino?
Perché essenzialmente è una rottura di scatole e di fatica rompere il cappello delle vinacce, quindi, siccome l’ingegno non mi mance, insieme ad una buona dose di creatività, mi sono inventato un sistema efficace per il rimontaggio.
Occorrenti:
-un mastello per vinificazione, con coperchio
-un rubinetto da attaccare al mastello e da posizionare in basso
-un filtro da posizionare all’interno del mastello in prossimità del foro fatto per il rubinetto
-un tubo alimentare, ossia per liquidi commestibili, bevibili in questo caso, q.b.
-un trapano e una punta per legno/plastica
-un raccordo a “T”
-raccordi/riduttori per innestare il tubo al rubinetto
-una motopompa per liquidi alimentari
-un timer digitale/analogico
-un filo di ferro
-rafia

Come si fa:
-si buca il mastello vicino al bordo superiore e si inserisce il raccordo a “T”, serrandolo dentro e fuori in modo che sia ben aderente, questo sarà anche il sostegno principale per il tubo
-si fa girare, all’esterno del mastello, un fil di ferro e lo si chiuderà avendo cura di stringerlo in prossimità del bordo esterno
-si preparano 10, 12 anellini di rafia e si posizionano all’interno, avendo cura di includere all’interno di questi anellini anche il fil di ferro che sta all’esterno del mastello
-si inserisce il tubo a “corona” all’interno del mastello e in prossimità del bordo, avendo cura di farlo passare dentro gli anelli di rafia precedentemente disposti
-si fanno 10/12 fori con la punta da legno/plastic,a del diametro di circa mezzo centimetro (sufficiente per fare uscire eventuali vinaccioli)
-si prende un altro pezzo di tubo alimentare e lo si inserisce nella parte esterna del raccordo a “T” precedentemente disposto
-l’altra estremità del tubo andrà innestato nella boccola d’uscita della motopompa
-si fora il mastello prossimità del fondo, e si posiziona il rubinetto, avendo cura di inserire, nella parte interna del mastello, il filtro (che serve per evitare che vinaccioli/bucce finiscano dentro la pompa)
-tramite raccordi/riduttori si innesta un altro pezzo di tubo al rubinetto in basso nel mastello
-l’altra estremità di tale tubo si inserisce nella boccola d’ingresso della motopompa
-si attacca la motopompa al timer, avendo cura di programmare due rimontaggi al giorno, per il tempo che occorre affinché il cappello sia sommerso (bisogna fare qualche prova).
In tutto ho speso:
15€ tubo
10€ raccordi
10€ timer
70€ motopompa
totale: 105€
Mastello e coperchio li avevo già.
per fare i fori nel mastello ho usato delle frese a tazza per trapano, fatevele prestare, se no costano una decina di euro.

A me ha funzionato e sono molto soddisfatto, se vi piace…è OPEN SOURCE!!!!
Posto anche qualche foto e un video.
Così è, se vi pare.
A si biri!


Cous Cous a sa moda ‘e padrinu (The Godfather of Cous Cous)

martedì,6 agosto, 2013

Trascrizione della ricetta del cous cous come lo fa mio padrino, che mi ha passato ormai l’onore ( e l’onere) di prepararlo per gli amici (e per me, beninteso).

INGREDIENTI x 4 persone:
1Kg carne di montone non disossata
1Kg di costine di pecora/montone
1Kg di Merguez (o salsicce di pecora)
5 litri di brodo di carne (es. pollo)
1 Sedano
4 spicchi d’aglio
2 o 3 pomodori secchi
1Kg di Patate
1Kg di cipolle bianche
2 peperoni rossi
1/2Kg di Zucchine
1 Verza
1/2 Kg di Fagiolini (freschi o congelati)
1/2 Kg di ceci (meglio se freschi e passati in pentola a pressione, se no quelli in barattolo pre-lessati e pronti da cuocere)
1 Barattolo di pomodori pelati CASAR
Spezie varie per cous-cous comprate al Suq della vostra città (cumino, curry, peperoncino, curcuma etc etc)
Un barattolino di Harissa (spezia piccante)
1Kg di semola per cous-cous
Olio, Sale

PROCEDIMENTO:
In una grande -ma grande- pentola far andare l’aglio tritato e il pomodoro secco, aggiungere il montone e fare sigillare; quando la carne è sigillata aggiungere i pomodori pelati e un paio di mestoli di brodo.
In questo tempo morto, tra una birra e l’altra o tra un Martini e un Gin Tonic, lavare e mondare le verdure, le carote a spicchi, le zucchine a cilindretti di 2/3 dita di altezza, le verze a spicchi, le patate possono anche stare intere o, se molto grandi, tagliate in due.
Dopo circa mezz’ora aggiungere tutto il sedano, foglie comprese, perché si deve squagliare e iniziare ad aggiungere due cucchiai di spezie da cous-cous. Se il tutto è poco liquido aggiungere altri tre mestoli di brodo in modo che tutto risulti, appunto, brodoso.
Fare cuocere il montone per almeno tre ore.
Durante queste ore, tra uno Champagne e un Vermentino, aggiungere brodo, regolare sempre di sale e aggiungere spezie e verdure rispettando però i tempi di cottura; perché le verdure, a parte la verza e il sedano, non devono esser squagliate ma neanche croccanti.
Quindi, da prima a dopo:
verza -> carote -> peperoni -> cipolle -> patate – > zucchine
E, allo scadere delle 2 ore e 40 di cottura: aggiungere ceci e fagiolini e un cucchiaio di cumino da solo.
Quando manca circa mezz’ora alla fine della cottura, avviare il barbecue e cuocere le costine di pecora e le merguez (ovviamente se non trovate le salsicce di pecora vanno bene anche quelle di maiale, non siamo mussulmani).
PER LA SEMOLA:
In una pentola a parte preparate la semola, seguendo le indicazioni riportate nella confezione. In genere è così: per 1kg di semola 1/2 litro d’acqua e qualche cucchiaio d’olio.
PER L’HARISSA
Attenzione: l’harissa è MOLTO piccante, quindi: in un recipiente sciogliete un cucchiaino di harissa in 1lt di brodo di cottura. Se dovesse essere poco piccante aggiungete l’harissa a puntine di cucchiaio.
Versare il tutto in una zuppiera o in qualcosa che faccia scena.
Servire ben caldo in piatti possibilmente grandi e bombati, perché bisogna aggiungere il brodo, ma NON deve sembrare brodo.
Consiglio di non esagerare col piccante, per non far risultare disequilibrato il piatto.Io una volta non sono riuscito a mangiare un cous-cous perché era troppo piccante…
ABBINAMENTO: vino rosso di grande corpo e struttura, per sciogliere adeguatamente i grassi all’interno della bocca.
Che so:
Corrasi 2007 (Cantina Sociale di Oliena)
Luzzana 2010 (Cherchi, Usini)
Terre Brune 2007 (C.S. Santadi)

Buon appetito (mi è venuta fame di brutto!)

Eleonora

giovedì,11 aprile, 2013

Benvenuta, amore di babbu.

Flashback: Sa Razza – In Sa ‘Ia

mercoledì,3 aprile, 2013

Direttamente dagli early ’90, il testo di
IS SA IA
(Sa Razza)

Ascurtami’
ascuTa sa boxi mia su chi seu nendi da s’arruga
“da sa ‘ia”
sa cantada e basta no d’apu inventara, fradi miu ascuta no seu nendi una catzara,
no tengu traballu
“no tengu dinai”
sceti su tantu bastu cantu bastat po campai
s’alternativa e’ custa
“emmigrai a susu”
sa fabrica e’ serrada
“sa miniera no nc’e’ prusu
ma sa terra mia no da bollu abandonai
“mi depu acuntentai de mi fai sfrutai!”
e in sardu ti du nau ‘tzerriendi
“non abarris in s’arruga noti e di’ bastascendi”
e sesi forti e orgogliosu, furriari’
“non abarrisi firmu, moviri’!”
nci seu nàsciu nci seu bìviu a sa segunda autonomia ma deu no bollu morri
“morri in sa ‘ia”

Chorus: “andu, andai, a nc’aturai in sa ‘ia, bastascendi in sa ‘ia”

Parit totu unu prèxiu mannu,e’ totu un’atra cosa
sa vida in s’arruga e’ sempri prus marigosa
“nci depis nasci, po du provai”
ita boli nai bivi sentza furai
“poita su sardu si segara sa schina”
po no fai aturai sa familla a s’orrovina
“eh, no bastat mari bellu”
po ponni a postu totu
“s’istadi est acabara”
su sardu esti giai mortu,
“giai mortu”
mortu e scarèsciu, custu cazz’e situazioni giai m’ari arrèsciu ma sa ‘ia e sempri bista
radunaus sa razza
“segami’ is callonis”
e deu ti segu sa matza
“su rais”
Key G, seus in dusu
su rap slai in sardu nc’arrikedi de prusu
“e se prèxiu de su sardu du depis difendi”
custa e’ sa casa poita seus rappendi
ma s’unica speràntzia po sa genti mia
“sopravvivi innoi”
sopravvivi in sa ‘ia

Chorus: “andu, andai, a nc’aturai in sa ‘ia, bastascendi in sa ‘ia”

Aio’ moveisi’, totus in sa ‘ia
“sardu cun su sardu”
e s’unioni siat
“feus unu carràxiu e si feus intendi”
sa speràntzia nostra a pagu a pagu esti morrendi
no, fradi miu
“no ti depis firmai”
agat su coràgiu
“e sa fortz’e volontai”
no bastat chistionai ma nci depis provai
“s’arruga e’ tostara”
sa ‘ia e’ mala e no perdona
“oh, ma atura atentu”
sa razza e’ inoi padrona
“Rispetto”
ci du depis donai, du scisi deu su sardu e ti nci fatzu cravai
“e ti càstiu beni in faci”
no ti seu timendi, si sighis seghendi ti seu giai arroghendi
“su sardu no atacat, su sardu si difendi”
manna e’ sa ‘ia, nc’esti postu po tui puru
nci bivu si, ma no spàciu e no furu
potzu usai su fueddu ma giai no lassu nudda aintru seus in dusu a du rapai
“in sa ‘ia”
ognunu si depit agiudai
“in sa ‘ia”
no funti mera a circai de rallentai
“s’unicu orizonti”
ei s’unica via
a contu fatu, abarrara SA ‘IA

Chorus: “andu, andai, a nc’aturai in sa ‘ia, bastascendi in sa ‘ia”

Sa Razza – In Sa ‘Ia

Una delle giornate sportivamente più tristi della mia vita.

martedì,2 aprile, 2013

oggi è davvero un brutto giorno, quello cioè in cui viene sancito definitivamente che il Cagliari NON ha diritto a giocare in uno stadio di casa.
Con buona pace dei tifosi che devono sopportare l’assurda assenza delle istituzioni e della Lega Calcio, che se ne lava le mani.
Condannati a vagabondare, profughi in terra natìa, nomadi non desiderati in terreni e città diverse da quella che sarebbe la più naturale delle sedi.
Davvero una delle giornate, dal punto di vista sportivo, più tristi della mia vita.

Operazione espianto vigna di Su Boe: start!

venerdì,8 marzo, 2013

E’ ufficiale: diamo oggi inizio all’operazione di espianto della vigna di famiglia di Su Boe, a Urzulei.
Tutte le amiche e gli amici che vogliono assistere a quest’evento sono graditi per partecipare in amicizia e affetto.
Sarà dura vedere estirpare quelle magnifiche piantine ma, il progetto per un vino finalmente all’altezza è più importante dei sentimentalismi legati alla tradizione.
E poi sono convinto che nonno approverebbe, e questo è più che sufficiente per me.
A crasi!

Musica per le mie orecchie

giovedì,7 marzo, 2013

Sei svogliato?
Ti alzi a fatica?
Odi il momento in cui arriverai in ufficio?

Il rimedio è semplice: mentre attendi che esca il caffè, metti su il CD di “Abbey Road”, e ti si spalancherà una visione completamente diversa della giornata.
In positivo, ovviamente.

The Beatles - Abbey Road

I discorsi di…

mercoledì,6 marzo, 2013

Discorso di Hitler post campagna elettorale – 1932…Hitler o Grillo?
Basta fare un confronto tra i discorsi di questi due personaggi e fare i dovuti “distinguo”.
Ovviamente Hitler era un pazzo scatenato, simbolo del peggiore dei mali possibili (insieme a Stalin e Pol Pot e Mao Tze Dong etc etc), l’altro è un concentrato di populismo alla massima potenza, manovrato abilmente dalla strana figura di Gianroberto Casaleggio, il cui ruolo all’interno del MoVimento % Stelle è ancora da scoprire.
Suggerisco di guardare il documentario sulle origini del Nazismo, 1932, nel periodo in cui ci furono tre elezioni in un anno, ovvero quando fonalmente Hindenburg nominò il Fhurer Cancelliere.
Il discorso è in inglese, ma facilmente comprensibile.
Aprite i vostri occhi!

Trauma da scuola

martedì,5 marzo, 2013

Ma si può, a 23 anni dal diploma, sognare di dover fare un compito in classe di italiano e sapere che inesorabilmente si prenderà 5+?

Costanza

lunedì,4 marzo, 2013

Si, lo so che non aggiorno il blog almeno una volta al giorno, ora ci provo.
E’ che è più semplice scrivere su Facebook o Twitter…
jackson-pollock-convergence-1952 (1)